Caos bollette, Abbruzzese:«Se Comune non registra i pagamenti non è problema dei cittadini»

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Continuano le polemiche e le proteste dei cittadini riguardo all’invio da parte del Comune di Cassino delle eccedenze idriche relative agli anni 2015/2016. A parte il dubbio sulla prescrizione nella comunità aleggia il malcontento per via del fatto che in molti hanno già pagato quanto dovuto. Quindi ora, chi non ha dimestichezza con la tecnologia, deve, innanzitutto ritrovare le “carte”. E sbrigarsi a prendere un appuntamento con l’ufficio preposto per dimostrare l’effettivo saldo delle bollette. Insomma una perdita di tempo che i cittadini di Cassino avrebbero voluto risparmiarsi. Molti però si chiedono come mai i pagamenti effettuati nei tempi consentiti non siano stati registrati. Di chi è la colpa? Chi non ha fatto il proprio dovere? Perché i cittadini devono perdere tempo per dimostrare ciò che doveva essere già stato registrato cinque anni fa?

L’attacco di Mario……

Sull’argomento è tornato anche il consigliere comunale, Mario Abbruzzese. «L’amministrazione comunale non può offenderci – ha detto tramite la sua pagina social – e invitarci a saldare bollette già pagate. Se il Sindaco o i funzionari comunali non hanno registrato i nostri pagamenti non è un problema dei cittadini! Non possiamo essere perseguitati da chi non ha compiuto il proprio dovere». Nei giorni scorsi il consigliere comunale aveva presentato una interrogazione al primo cittadino per riuscire, vista la delicata situazione economica che stanno attraversando le famiglie di Cassino, a sospendere in via del tutto eccezionale i pagamenti relativi alle eccedenze.

Intanto i cittadini hanno iniziato il 2021 con l’ennesima beffa. Non ci sono soldi per affrontare le spese quotidiane, in tanti hanno rateizzato anche le utenze domestiche e, dovendo fare una scelta, ovviamente la priorità è assicurare i beni di prima necessità alla famiglia. Ora sarà necessario ritrovare quei bollettini pagati, se non salteranno fuori dovranno essere saldati di nuovo. Tanto, si sa, i soldi crescono sugli alberi nella Repubblica delle Banane.

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