Al via le celebrazioni per l’80° anniversario del Secondo Corpo d’Armata Polacco

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La celebrazione in onore dell’80° anniversario della costituzione del secondo corpo d’armata polacco, che il 18 maggio del 1944, issò la bandiera della Polonia sulle macerie del monastero di Montecassino liberandolo dai Tedeschi, è iniziata questa mattina davanti al monumento al generale Anders, nello spazio antistante il museo Historiale.

Presenti soldati della formazione del generale Anders, la figlia del Generale, ambasciatrice di Polonia in Italia, Anna Maria Anders, ufficiali, Scout, Aquilotti.

Il ricordo del grande sacrificio polacco

Il sindaco Salera, nel suo intervento, ha ricordato figura dei generale Anders e il glorioso corpo d’armata polacco costituitosi due anni dopo l’inizio della seconda guerra mondiale. Ha ricordato la sua presenza a Danzica due anni fa, quando in occasione dell’anniversario della violenta aggressione alla Polonia da parte dei nazisti tedeschi. Ha rievocato il grande sacrificio di sangue del popolo polacco e la cruenta battaglia di Montecassino, rievocata ogni anno Italia, il 18 maggio, con una solenne cerimonia.

Oltre mille vittime

Abbiamo oggi qui l’onore – ha detto Enzo Saleradi vedere dei reduci di quell’esercito che pagò il tributo di oltre mille vittime per liberare questa nostra città. Dalla cui liberazione ebbe origine la liberazione dell’Italia e dell’Europa. Un contributo importante lo ha dato il secondo corpo d’armata polacco. Tutti i cittadini di Cassino sono legati a quell’obelisco dove, in nome dei caduti polacchi, è scritto: “Per la nostra e la vostra libertà donammo l’anima a Dio, i corpi alla terra d’Italia, i cuori alla Polonia”.

Personaggi eminenti

Ha preso poi la parola il capo dell’Ufficio per i Reduci di Guerra e le vittime di persecuzioni, Jan Jozef Kasprzyk: «Il generale Anders è stato uno dei personaggi più eminenti della storia millenaria della Polonia. Segnata dalla lotta per la sana causa della libertà e della indipendenza. Furono pochi personaggi così eminenti che fecero una cosa che poteva sembrare impossibile. Conquistare qualcosa che sembrava allora impossibile. La libertà e l’indipendenza delle nostre nazioni e dell’Europa». Nel pomeriggio, presso il cimitero polacco di Montecassino, la cerimonia vera e propria con celebrazione della messa, la deposizione di corone, conferimento della medaglia del “Centenario della battaglia di Varsavia.

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