Il centrodestra unito contro la violenza sulle donne

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 Il centrodestra è unito nella battaglia contro la violenza sulle donne. Un fenomeno in forte crescita nel nostro paese. In cui le donne vengono uccise, abusate, mortificate psicologicamente da chi ancora le considera un oggetto di possesso. Invece che persone alla pari che possono tranquillamente scegliere con chi stare. E’ questo il messaggio che hanno lanciato ieri Paola Carnevale (Lega), Angela Abbatecola (FdI), Rossella Chiusaroli (FI) e Laura Viola (Cambiamo). Lo hanno fatto scendendo in piazza per la Giornata contro la violenza sulle donne, rispettando tutte le normative Covid 19. Ed esibendo un cartello che recitava “Stop violenza”.

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La violazione dei diritti umani

«Siamo di fronte ad una violazione dei diritti umani, – hanno detto – in cui gli uomini spadroneggiano sulle donne facendole vivere in posizione subordinata rispetto ad essi. Nonostante, in questo periodo covid, i centri antiviolenza siano rimasti aperti rispettando le norme igienico sanitarie previste, l’emergenza ed i periodi di lockdown   hanno accresciuto i rischi del fenomeno in quanto è stato molto più difficile denunciare e farsi assistere e spesso si è rimaste sole in casa con il proprio nemico».

Da sinistra: Rossella Chiusaroli, Paola Carnevale, Angela Abbatecola e Laura Viola

Non avere paura

«Riteniamo che per combattere la violenza sulle donne servano leggi adeguate – hanno continuato le rappresentanti del centrodestra – ma anche giuste forme di prevenzione e di educazione che possano essere intraprese nelle scuole. Educando il bambino sin dalla tenera età al rispetto reciproco. E’ di fondamentale importanza garantire un supporto morale. Ma anche economico a queste donne che decidono di abbandonare la propria casa dopo una denuncia e le istituzioni devono attivarsi in questo senso.

«Alle donne diciamo di non avere paura, – hanno concluso – di denunciare e di recarsi presso i centri antiviolenza costituiti mentre   alle   istituzioni chiediamo di non lasciarle sole. Noi ci siamo».

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