IL tormento e l’estasi (Della “Stritt” Art e altre storie)

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Durante il Rinascimento tutta Europa fu percorsa dal fremito della rigenerazione urbana e riqualificazione estetica. Sovrani, governanti locali, signorotti e guappi di quartiere facevano a gara per assicurarsi i servigi di Pittori e Scultori, che spesso sarebbero diventati famosi o addirittura immortali solo decenni o secoli dopo. Lo facevano senza badare a spese, beati loro!, perché all’epoca non esistevano i vincoli di bilancio, beati loro! Oggi invece i sindaci sono costretti a fare, come si suol dire, “le nozze coi fichi secchi”.

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Quattro spiccioli

Il che non significa che le scarse risorse si accoppino sempre a scarsa qualità. Esistono molti esempi locali anche in Provincia di amministratori che riescono a mettere in pratica idee interessanti e di spessore con quattro spiccioli. Una delle non lodevoli eccezioni è purtroppo Cassino, dove invece ci si affida ancora alla tipologia delle vecchie inserzioni nei giornali. Il taglio per la riqualificazione e l’abbellimento della Città è tipo questo, ovviamente sempre rivolto a pochi intimi, insomma: “A.A.A. Comune disastrato e dissestato del Centro Italia cerca per affidamento Pitura Freska gruppi di graffitari quantitativi spray-muniti e scala-autonomi.

Nessuna esperienza artistica reale richiesta. Si garantisce: zero contributo salvo quando arriveranno i soldi dalla Regione; notorietà locale; adeguato ritorno pubblicitario. Esaltazione patrocinata dell’opera quale-che-sia e comunque-sia-venuta, iscrizione #POP gratuita al Mo’ Vi Mento delle Sardine di Strada. Astenersi Artisti riconosciuti, Architetti, Professionisti. Per informazioni: Assessorato della “Kultura“.

La Stritt Art

Così, in un battilocchio, ecco realizzate opere di “Stritt’ Art’ ” (nel senso di “arte che sta stretta, incompresa”) da brivido. E meno male!, aggiungiamo noi. Altrimenti, come si sarebbe festeggiata la ricorrenza della nascita di Leonardo da Vinci il prossimo 15 aprile? Un Leonardo, tra l’altro, che sarà stato pure bravino a disegnare. Però diciamola tutta: se a Cassino si doveva cercare uno come lui, capace di dipingere un quadretto di settantasette centimetri x cinquantatré in (si dice) dieci anni, avremmo fatto in tempo a celebrare il bicentenario della distruzione. Per non parlare di Michelangelo, Assessore mio! Chiamato dal papa-mecenate Giulio II ad affrescare la Cappella Sistina (che vabbé, non è un quartiere di Cassino…), ci mise così tanto tempo che fece in tempo a dare vita al noto tormentone dell’uno che chiedeva: “Quando lo porterai a termine?”, mentre l’altro rispondeva: “Quando avrò finito”.

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Il tormento e l’estasi

Il tormento (creativo) e l’estasi (del capolavoro): nulla a che vedere con l’estasi assessorile, che dà più l’idea del tifo-ultras di chi si è esaltato per la “riqualificazione a chilometri zero”. Insomma, a parte i problemi seri, la gente avrebbe bisogno della qualità degli LP (o almeno dei CD), e li “abboffano” di MP3. Per giunta manco stereo, ma mono. C’è chi la chiama “arte” e “cultura”. A noi -chiediamo umilmente perdono- sembra solo “kultura”.

1 commento

Komplimenti a ki “a” scritto questo articolo, vorrei stringergli la mano! Come posso fare?
Marcello Russo, presidente Ammuri Liberi

Chiedo gentilmente da voi che date e fate informazione di essere i primi a fare domande ed avere informazioni per poi poter fare i “giornalisti”.

Vi aspetto! I miei contatti potete trovarli facilmente!

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