In data 18 luglio 2020 la giunta comunale di Cassino ha approvato la delibera n. 174 avente ad oggetto:”Patrocinio progetto mobilità monopattini elettrici in sharing all’interno del Comune di Cassino”. L’esecutivo approva all’unanimità. Assente l’assessore che, in teoria, avrebbe dovuto proporre l’atto, ovvero Emiliano Venturi. Ma questo è soltanto il primo mistero. Ecco a voi tutti i misteri della delibera “monopattini”.
I misteri “saleriosi”
Nel secondo mistero “salerioso” si contempla la mancata sottoscrizione del dirigente dell’Area tecnica del Comune di Cassino, Ing. Mario Lastoria. Una coincidenza? Nel terzo mistero, invece, si contempla il fatto che nemmeno nella proposta di delibera sono presenti le firme di Venturi e Lastoria. In realtà quella dell’ingegnere è stata sostituita, quindi barrata e firmata da un altro dirigente/funzionario. Ma chi? Ad avere facoltà di firma su questa tipologia di atti nel Comune di Cassino sono tre dirigenti: il suddetto Responsabile dell’Area Tecnica, la dott.ssa Monica Tallini, dirigente dell’area finanziaria, e il segretario generale avv. Rosanna Sanzone.
Chi ha firmato e il 4° Mistero
Ma in mancanza della sottoscrizione del primo e visionate le firme degli altri due dirigenti su ulteriori atti, quella sulla proposta di delibera in questione non sembrerebbe ne la firma della Tallini tanto meno della Sanzone. Dunque, chi ha firmato l’atto? Un funzionario? Se si, il funzionario che ha sottoscritto l’atto ha delega alla firma?
Nel quarto mistero “salerioso” si contempla invece l’urgenza di una simile delibera. Approvata, infatti, di sabato, senza l’assessore che avrebbe dovuto proporre l’atto e in un giorno dove gli uffici comunali sono anche chiusi. Credo che nel nostro Stato sia ancora lecito fare delle domande, se non è consentito qualcuno ce lo faccia sapere. Non vogliamo alludere a nessun tipo di reato da parte dell’amministrazione comunale. Ma speriamo che vista la tanta decantata trasparenza, qualcuno ci fornisca delle delucidazioni. Anche perché ci sembra che ormai con le firme non ci si possa più giocare.
