Ferdinandi e Quadrini contrari all’applicazione del regolamento per l’applicazione del canone patrimoniale

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Nella giornata di martedì quattro maggio, in fase di consiglio provinciale, i consiglieri di Forza Italia, Gioacchino Ferdinandi e Gianluca Quadrini, si esprimono con voto contrario alla conferma del regolamento per l’applicazione del canone patrimoniale di concessione, autorizzazione o esposizione pubblicitaria e per gli usi delle strade provinciali.

Aspetti di illegittimità

«La questione – ha spiegato durante la seduta il consigliere Ferdinandiriguarda in particolare l’art. 23 del regolamento che si occupa del pagamento del canone, nella formulazione proposta e approvata, di tutti i passi carrabili senza prendere in considerazione quelli a raso di proprietà private con fronte strada, dove non ci sono opere visibili sulla strada o il marciapiede. Esso presenta molteplici aspetti di illegittimità che generano numerosi contenziosi e malumori nella cittadinanza. Ritengo, pertanto, che il canone debba essere pagato solo a richiesta degli interessati e non per il solo fatto di avere un accesso alla strada. A tale proposito, l’Anci, che ha pubblicato uno schema di regolamento per il canone unico, va a supporto alla proposta di Forza Italia. Se manca un’area antistante, con opere che privino la collettività dell’uso della stessa, non si può parlare di passo carrabile sottoposto a Tosap o Cosap, e ora al canone unico, ma di accesso a raso non soggetto a pagamento di tale canone, a meno che il privato non chieda il rilascio del segnale di divieto di sosta indiscriminata».

Affrancazione nel regolamento

Altro punto del consiglio è la mancanza di previsione di affrancazione nel regolamento della Provincia di Frosinone. «Questo fatto costituisce un’altra circostanza molto negativa per i cittadini della nostra provincia – ribadisce Ferdinandiperché consente ai soggetti interessati di liberarsi dal pagamento della tassa versando all’ente proprietario della strada venti annualità del canone. Di questa possibilità, prevista nella normativa Tosap e successivamente nei regolamenti Cosap, il regolamento della nostra Provincia, che ne era privo già prima, nella stesura in vigore fino al 2020, ne è totalmente privo, anche in quello adottato oggi. Trovo che sia inammissibile una simile mancanza».

Revisionare il regolamento


Sulla questione è intervenuto anche il Presidente Provinciale del Gruppo di Forza Italia, Gianluca Quadrini, il quale afferma – «il dilemma sembra nasca dal fatto di considerare soggetto a pagamento ogni qualsiasi accesso a raso che non preveda opera alcuna, solo per il fatto che esiste o se invece non far pagare per gli accessi che non comportino opere evidenti e stabili. Forza Italia, invece, sostiene la tesi secondo cui se non ci sono opere sul suolo pubblico e sacrificio da parte della collettività essi non devono pagare il solo fatto di avere un cancello per uscire di casa. Chiediamo, pertanto, che venga revisionato il regolamento per evitare di chiedere illegittimamente ai cittadini il pagamento di un canone che non spetta loro. Un’amministrazione pubblica deve adoperarsi per andare in contro e non contro il cittadino».

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