Ma che fretta c’era, benedetto Enzo Salera?

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Maledetti giornalisti. “Maledette malelingue” come cantava il buon Ivan Graziani a Sanremo nel 1994. Questi professionisti che vedono il male “anche dove non ce n’è”. Purtroppo delle volte sarebbe opportuno tenere a freno gli entusiasmi e abbandonare quel populismo spicciolo che alla fine non ripaga mai. Che il Sindaco avrebbe provato a richiedere la revoca dell’ordinanza che ha sancito la zona rossa per tuttala provincia di Frosinone del presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti non se lo è inventato nessuno. Lo ha detto più volte a delle emittenti radiofoniche chiosando: «Non meritiamo la zona rossa. Porteremo i dati del sud della provincia all’assessore alla sanità e chiederemo una revoca».

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Ora come abbiamo spiegato anche in un precedente articolo (Leggi qui) non è che una ordinanza può essere revocata a chiacchiere al massimo può essere impugna dinanzi al Tar entro sessanta giorni. Come del resto specificato in calce all’atto del presidente della Regione Lazio. Onde per cui caro Sindaco nessun organo di informazione si è inventato nulla. Magari se fosse stato più attento e sicuramente meno frettoloso avrebbe capito in momento di lucidità che la strada che stava percorrendo l’avrebbe portata a schiantarsi inesorabilmente contro l’ostico muro della realtà. Insomma, una figuraccia che poteva essere tranquillamente evitata. Dunque visto che abbiamo iniziato con una canzone, terminiamo con la rivisitazione di un altro celebre inciso: «Che fretta c’era, benedetto Enzo Salera».

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